lunedì 22 ottobre 2012

Malala resiste, Malala esiste!

Contraria a pubblicare foto di Malala, specialmente nel letto dell'ospedale! riporto qui soltanto le ultime notizie sulla salute della piccola grande Donna (notizia che ho estrapolato da http://www.fanpage.it/malala-vince-sull-odio-dei-talebani-che-ora-minacciano-i-giornalisti/):

La 14enne pachistana colpita alla testa dai talebani sta meglio e ieri si è alzata dal suo letto e ha comunicato con i suoi medici in Inghilterra. In Pakistan i suoi aggressori minacciano i media: “Troppa visibilità al suo caso”.


Con l’aiuto dei medici Malala, la giovane pachistana ferita gravemente alla testa dai talebani, si è alzata dal suo letto di ospedale in Inghilterra ed è riuscita anche a scambiare qualche frase, scrivendo dei bigliettini, con coloro che la stanno curando. Le sue condizioni di salute, disperate all’arrivo dal Pakistan, continuano dunque a migliorare. Ne ha dato notizia direttamente il primario del Queen Elizabeth Hospital, l’ospedale di Birmingham specializzato in cure ai feriti di guerra. L’affetto nei confronti di Malala Yousafzai è grande, messaggi e solidarietà le arrivano da tutto il mondo, la 14enne che i talebani volevano vedere morta è, ora più che mai, il simbolo della speranza e del futuro del suo Paese.
Le hanno sparato alla testa sullo scuolabus - Malala è stata colpita perché in Pakistan lotta affinché le bambine possano istruirsi, un impegno che i talebani non accettano. Le hanno sparato alla testa all’uscita di scuola, un uomo armato e con la barba – così è stato descritto da una compagna della 14enne – è salito sullo scuolabus e ha detto solo tre parole: “Chi è Malala?”. Tutti, istintivamente, si sono girati verso di lei senza aprir bocca. Le idee della giovane attivista le sono costate una condanna a morte. Ma Malala sta vincendo contro chi la voleva morta e, mentre continua il suo percorso di guarigione in Inghilterra, dal Pakistan nuove minacce arrivano nei confronti dei giornalisti che hanno trattato il suo caso.
Le minacce ai media che hanno parlato di Malala - I talebani hanno annunciato attacchi contro i media colpevoli di troppa visibilità al tentato omicidio di Malala. Dicono che i giornalisti hanno strumentalizzato il caso della ragazzina, che loro avevano il diritto di attaccarla “perché lo dice il Corano”. Perché Malala, stando a quanto dicono i suoi aggressori, “è una spia della Cia, e degli israeliani, che vuole la secolarizzazione”. I talebani dicono anche che Malala ha quasi 15 anni, quindi è adulta. Ma nella foto scattata nell’ospedale inglese appare solo come una bambina, spaventata e con gli occhi tristi. Sul volto i segni delle ferite, tra le braccia un orsetto.


lunedì 15 ottobre 2012

Mai più complici di Snoq

E' con "vibrante soddisfazione" (eh eh eh) che ospito sul mio blog il manifesto di  femminismo-a-sud perché un po' è come se lo avessi scritto io (talmente concordo!).
Erano almeno 2 anni che andavo dicendo quanto di seguito leggerete. Già, proprio da quel fantastico 13 febbraio...
Non avete idea di quanto mi ha dato fastidio quella manipolazione delle donne da parte di Snoq. Ci stavamo organizzando così bene "dal basso", spontaneamente, senza il bisogno di "appoggiarci" a "qualcuno che conta" (eh basta con questo metodo no?) per la riuscita della manifestazione, quand'ecco all'improvviso (più veloce della luce) appare Snoq e si appropria letteralmente dell'iniziativa. E' così che l'ho vissuta! 

Ricordo che comunque alla manifestazione ci sono andata con i miei cartelli, ideati assieme alle altre donne che hanno partecipato all'iniziativa  "io sono" che si è svolta su fb attraverso il gruppo "società usa e getta".
Ricordo però che un po' tutt* si erano "arrese" all'intrusione di Snoq per una serie di motivi (specialmente pratici) e io rimasi delusa, ma imperterrita nella scelta pur essendomi ritrovata a rappresentare la minoranza del movimento partito dal basso (oltre ai miei due cartelli non ne ho visti altri che non fossero di Snoq). 
Ricordo che ero partita con tanto sprint, e nell'aria c'era una gran bella energia in fermento che mi spronava ancor di più, ma poi pian piano è andata scemando proprio a causa di quel "cambio di percorso", di quella "intrusione" nella nostra bella iniziativa (13 febbraio) partita spontaneamente attraverso il passaparola in rete. 
E' trascorso un po' di tempo da allora, si, ma finalmente per me è arrivata pure l'ora di "digerire" al meglio quel momento, grazie a questo manifesto che esprime al meglio tutto quello che avrei detto anch'io :))

Non mi è piaciuto quello che è successo a Torino [video] e non mi sono piaciute tante cose nel tempo fatte da Se Non Ora Quando. Direi che è il momento di cambiare registro. Propongo un manifesto. Per dire con chiarezza che chi si riconosce in quell’atteggiamento non può parlare anche in mio nome. Per quello che mi riguarda non sono legittimate a parlare a nome “delle donne”. Io mi rappresento. Noi ci rappresentiamo. Comincio io a firmare questo scritto. Fatelo girare e arricchitelo, integratelo, se vi piace e se non vi piace cestinatelo.
Buona autorappresentanza, perché abbiamo voce, tutte quante e nessuno, Snoq o ministro che sia, può strapparci il diritto di dire quello che vogliamo dire quando lo vogliamo dire.

  • Noi non siamo complici di chi legittima una ministra che toglie lavoro e vita a tante persone, uomini e donne, rendendoli fragili e privandoli di un futuro.
  • Noi non siamo complici di chi mortifica una donna che rivendica il diritto di chiarire cosa è per lei violenza e quando e come bisognerebbe risolverla al di là delle parole vuote.
  • Noi non siamo complici di chi bacchetta le compagne di “non democraticità” e cala il sipario non appena emerge la differenza di classe che fanno di tutto per cancellare di modo che ricchi e privilegiati, ricche e privilegiate, continuino a dettare norme di comportamento e vita alle precarie come noi.
  • Noi non siamo complici di chi chiede a tutte le donne di restare unite in quanto donne e punta il dito dritto contro tutti gli uomini, nostri compagni di percorso e di lotta, per il diritto alla salute, all’istruzione, alla libera scelta, al lavoro, invocando quote di rappresentanza per determinare poi le stesse scelte di chiunque altro quand’è schiavo o da origine a meccanismi di potere.
  • Noi non siamo complici di chi gioca a separare nelle lotte donne perbene e donne permale in nome della dignità offesa e poi ci offende nella dignità regalando spazio a figure di potere che quella dignità ce la tolgono ogni giorno.
  • Noi non siamo complici di chi non guarda i fenomeni nella sua interezza e esige solo leggi repressive e autoritarie che non risolvono il problema della violenza sulle donne.
  • Noi non siamo complici di chi esclude (non includendo) le donne immigrate, coloro che una cittadinanza non ce l’hanno o ce l’hanno differente, non siamo complici di chi parla di patria e di nazione, di “rimettere al mondo l’Italia” per parlare dei diritti che dovrebbero essere di tutte le donne e non solo di quelle italiane doc.
  • Noi non siamo complici di tutto questo e di altro ancora ed è il momento di dirlo, urlarlo, perché lo decidiamo noi, perché la presa di parola è un atto rivoluzionario e nessuno ci può dire di restare in silenzio per metterci in coda alle “organizzatrici” e “professioniste” del femminismo.
  • Ci siamo stancate di essere tacciate come “non democratiche” o “violente” o “aggressive” o “settarie” o qualunque altra cosa vi viene in mente di dirci per insultarci e metterci all’angolo.
  • Abbiamo un’altra idea di democrazia e conosciamo la violenza fino in fondo, incluso quella che ci vuole lì addomesticate e in fila e in ordine a lasciare spazio a chi ha più potere, visibilità e risorse e ritiene di poterci cancellare.
  • Noi non siamo complici. No.
  • Mai più complici di Se Non Ora Quando.

  • x dire se ci siete fikasicula@grrlz.net


fonte: femminismo-a-sud

potrebbe interessarvi anche la lettura di quest'altro articolo: 
http://maleventana.blog.com/2012/10/15/io-sono-con-femminismo-a-sud/

sabato 13 ottobre 2012

Femminicidio in Argentina


Pene aggravanti se la vittima è legata al carnefice. Tutte argentine o no?
Questo articolo è stato scritto da Stefania Cantatore - Udi Napoli (http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article10249)
Le donne Argentine hanno fatto si che il loro Parlamento riconoscesse che il legame tra vittima e carnefice costituisce un’aggravante nella violenza perpetrata su una donna. In Italia il contesto del legame affettivo, nei tribunali, apre la strada ad una serie di attenuanti che fanno pensare che l’idea del delitto d’onore non sia mai morta, nonostante la cancellazione delle leggi che lo prevedevano.
Il fatto che nella legge sia, pare, nominato il femminicidio, ha fatto fare alla notizia della sua approvazione, in poche ore, il giro del mondo, o almeno in quella parte di mondo dove le donne chiedono una legge organica contro le violenze sessuate. 
È ormai certo che per ostacolare la fino ad ora indisturbata strage di donne, bambine e bambini ci vogliono almeno delle leggi: così la notizia che un paese intenda contrastare istituzionalmente la violenza nascosta tra le pareti domestiche è incoraggiante. 
La legge non basta, serve, ma non basta e soprattutto non bisogna farsi confondere dalle parole.
Dire che femminicidio è una fattispecie di reato, rappresenta una strana e pericolosa cosa: riduce un crimine contro l’umanità, perpetrato sistematicamente, non riconosciuto in tutti i suoi aspetti, alla definizione così come formulata dai poteri.
Se il potere pronuncia parole per “differenziare” un crimine rispetto alla qualità della vittima, con le parole induce una gerarchia, ed è davvero folle pensare che “questi stati” possano per illuminazione improvvisa, invertire l’ordine che da sempre pone la vita degli uomini al di sopra di quella delle donne. 

Uxoricidio, infanticidio sono parole che hanno a lungo dissimulato, il valore relativizzato delle vite delle persone, commisurato a sesso ed età, ma soprattutto in relazione a chi ne dispone e chi le "tutela". E le donne non vogliono essere tutelate, vogliono che la loro vita abbia il valore che loro stesse attribuiscono alla vita di tutti. 
La vita e la libertà delle donne sono sottoposte in tutto il mondo alla benevolenza o all’efferatezza degli uomini, è questo il punto della lotta al femminicidio. Se il punto di partenza è una legge, come lo è, non deve questa stabilire gerarchie tra le donne e tra le vittime di fronte al loro diritto di essere vive. 

Se è facile uccidere una donna perché è moglie, è altrettanto facile per un cliente uccidere una prostituta, così come è stato facile appena ieri in Argentina fare sparire donne e violentarle “in stato d’emergenza”, prendere i loro bambini e privarli della storia.
Il movimento antiviolenza in Argentina, in Colombia, in Messico ha fatto gesti universali che hanno incontrato il pensiero delle donne in ogni parte del mondo e in Italia, tanto che ormai si può dire che per tutte, ovunque il femminicidio non può essere combattuto per gradi: non ci si può accontentare. Era quella legge che ha fatto il giro del mondo, che che le donne aspettavano nella Repubblica Argentina?
La legge sullo Stalking, in Italia, è l’emblema di un crimine unico spezzettato in diversi reati: stalking, molestie, stupro, una volta uxoricidio e poi? Che lo stato abbia questa concezione è perfettamente congruo alla nulla intenzione di promuovere la civiltà e la cultura delle relazioni .
L’andamento dei processi “per femminicidio concluso con la morte” in Italia dimostra che la gravità avvertita mediaticamente in particolari ricorrenze (25 Novembre, 8 Marzo) non è quella sentita normalmente nel pensiero dominante.
I processi infatti sono rimandati, invalidati indirettamente da norme confliggenti e sono rinviate sine die le udienze:contesto giudiziario tutt’altro che esemplare di un paese che rifiuta la sopraffazione e la moderazione violenta delle donne.
I processi si assomigliano, quelli per stupro e quelli per “omicidio di donna” in quanto al clima nel quale si svolgono. Li nominiamo così distinti, non perchè lo siano, ma per esaltarne le analogie. Reati analoghi con epiloghi diversi. Femminicidio è infatti molto più che un reato ma
comprende, piuttosto, nella sua definizione alcuni dei reati riconosciuti o no a seconda delle culture. 
È un processo politico-sociale di mantenimento delle gerarchie sessuali, che comprene ogni gesto criminale (codificato o no nel codice) che induca la morte o la minacci per escludere la libertà femminile nella relazione con l’altro genere in famiglia, sul lavoro, nel processo educativo, nello spostamento sul territorio, nell’esercizio dei culti.
Quello che succede è che di fronte alla verità la ragion di stato, il complesso di tutti coloro che la sostengono, sceglie di vedere e far vedere ciò che conviene. Il risveglio della cronaca sulla violenza relazionale domestica, nel mese di Marzo, ha permesso che calasse il silenzio sul
ricorso massiccio dei licenziamenti sessuati, ancora da quantificare. Senza che fosse dato conto della stretta dipendenza tra la perdita dell’autonomia economica e l’impossibilità di sottrarsi al condizionamento economico che sostiene appunto la violenza familiare, il ricatto retributivo, il mobbing sessuale. In altre parole il femminicidio.
La denuncia e la condanna della violenza nascosta nelle case, non possono rappresentare il pretesto alla presunzione di minor gravità per quella commessa altrove. Gli eserciti in missione che violentano e uccidono le donne fuori dalle proprie case, lontano dai legami affettivi, commettono crimini contro l’umanità che in quel caso sono nominati come danni collaterali.
Una legge che condanna un solo aspetto della violenza sessuata, come accade da sempre, in realtà la permette. L’uso di una definizione, inventata dalle donne, non fa di una norma una legge delle donne.
Femminicidio è ancora una parola che intimorisce il potere, una leva culturale: non è tempo di consegnarla a chi vuole piegarla alla ragion di stato.
21|04|12

martedì 9 ottobre 2012

Una quattordicenne scomoda per i talebani


Malala Yousafzai è stata ferita all'uscita da scuola: i pakistani non hanno dimenticato il suo impegno per la libertà e il diritto all'istruzione della bambine pakistane.

Il volto delle donne pakistane ha 14 anni e si chiama Malala Yousafzai: le sue proteste contro le politiche discriminatorie sono state talmente efficaci che la ragazzina si è meritata un colpo di pistola nella schiena all’uscita da scuola a Mingora, nella valle di Swat. Insieme a lei anche un’altra studentessa è stata ferita a una gamba.
Yousafzai è stata portata in elicottero all’ospedale militare di Peshawar, dove i chirurghi non hanno potuto operarla immediatamente per via delle tumefazioni che aveva sul cranio: l’ospedale non è il top dell’efficienza, ma i medici sono comunque riusciti a salvarle la vita.

Non è trascorso molto tempo prima che i talebani reclamassero tramite il portavoce Ehsanullah Ehsan il gesto. Yosafzai è, nonostante l’età, una persona molto scomoda: è entrata nel mirino dei militanti perché fa della “propaganda negativa” contro i musulmani, e ha punti di riferimento un po’ troppo occidentali, come il presidente Obama. Insomma Yousafzai è “il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”.

La sua colpa è aver tenuto nel 2009 un blog per BBC Urdu e aver alzato la voce contro le privazioni imposte dai talebani. Ai tempi scriveva sotto lo pseudonimo di Gul Makai: due anni prima i talebani avevano preso la valle di Swat e ordinato la chiusura delle scuole femminili, e dalla pagina Web la bambina raccontava al mondo la sua quotidianità sotto i militanti. Solo la semplicità di una bambina poteva riuscire a rendere l’ingiustizia di momenti come la chiusura delle scuole:

Dato che oggi è l’ultimo giorno per la nostra scuola, abbiamo deciso di giocare in cortile un po’ più del solito. Sono dell’idea che la scuola un giorno riaprirà, ma mentre lascio l’edificio lo guardo come se non dovessi tornarci mai più.

O la tensione che si tagliava a fette nell’aria:

Mentre tornavo da scuola ho sentito un uomo dire ‘Ti ucciderò’. Ho aumentato il passo e dopo un po’ mi sono guardata indietro per capire se era ancora dietro di me. Ma per il mio massimo sollievo stava parlando al telefono e probabilmente stava minacciando qualcun altro.

La sua identità è emersa solo più tardi, quando i talebani hanno abbandonato la valle, dandole un momento di celebrità con la vittoria nel 2011 di un premio nazionale per il coraggio e la nomination a un premio internazionale per la pace.

I talebani hanno preso il controllo della valle nel 2007 e ne sono stati espulsi dalle forze armate pakistane: la zona era finora considerata tranquilla, ma il tentato omicidio riaccende l’allerta. “Dobbiamo sconfiggere la mentalità dietro quest’atto” dice il primo ministro pakistano Raja Pervez Ashraf “Dobbiamo condannarlo… Malala è come mia figlia, o la vostra. Se quella mentalità prevale, quali figlie saranno al sicuro?”.

fonte: http://magazine.liquida.it/2012/10/09/una-quattordicenne-scomoda-per-i-talebani/ 
articolo pubblicato da Marta Arniani il 9 ottobre 2012


lunedì 8 ottobre 2012

Primum: vivere



Prende avvio domattina l' incontro nazionale di Paestum, per riportare *la sfida femminista nel cuore della politica*: centinaia di donne da tutta Italia si danno convegno dal 5 al 7 ottobre 2012. Un'iniziativa che nasce dalla convinzione che ci sia una strada per uscire dalla crisi guardando alla politica, all’economia, al lavoro, alla democrazia (tutte categorie attualmente fondate sull’ordine maschile) con la forza delle donne e la consapevolezza del femminismo. Tenendo a mente una via maestra: *primum, vivere.* Queste le riflessioni rivolte nell'invito dalle promotrici:
continua a leggere qui: Costruiamo la rete delle reti femminili

domenica 7 ottobre 2012

Banchiere confessa: omicidi, attentati e rivoluzioni del Bilderberg e del FMI

A quanto pare, quest'articolo è un passaparola...
La fonte originale è stata cancellata ma centinaia di siti avevano già copiato l’articolo




5 OTTOBRE 2012


Questa intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”.

Un whistleblower che lavorava nel top management di una grande banca svizzera vuota il sacco riguardo a ciò che ha visto o sentito durante lo svolgersi della sua attività.
Il panorama che viene tracciato rispecchia tutto il peggio che la letteratura cospirazionistica ha attribuito alla corrotta gestione del potere mondiale.
Ma qui viene detto da un insider, che ovviamente non fornisce abbastanza dati per essere individuato, pena la sua morte.


D: Può dirci qualcosa riguardo il suo coinvolgimento nel settore bancario svizzero?

A: Ho lavorato per le banche svizzere per molti anni. Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento, nel pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il presidente di un paese straniero. Ero presente alla riunione in cui venne deciso di dare questi soldi in contanti all’assassino. Tale decisione mi ha riempito di rimorsi. Non fu l’unico caso grave, ma fu sicuramente il peggiore. Vennero inviate istruzioni di pagamento su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese straniero. E non fu l’unico caso. Abbiamo ricevuto numerose lettere scritte a mano, provenienti da servizi segreti stranieri, che davano l’ordine di pagamenti in contanti, da conti segreti, per finanziare rivoluzioni o per l’uccisione di persone. Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro “Confessioni di un Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le mani in pasta in esso.

D: Il libro di Perkins è stato tradotto ed è disponibile in russo. Ci può dire di quale banca si tratta e chi è il responsabile?

A: Era una delle prime 3 banche svizzere a quell’epoca il responsabile fù il presidente di un paese del terzo mondo. Non voglio però entrare nei dettagli, mi troverebbero facilmente se dicessi il nome del presidente e il nome della banca. Rischio la mia vita.

D: Non è possibile fare il nome di una persona di quella banca?

R: No non posso, ma vi posso assicurare che tutto ciò è accaduto. Eravamo in molti nella sala riunioni. Il responsabile del pagamento fisico del denaro è venuto da noi (dirigenti) e ci ha chiesto se gli fosse consentito il pagamento di una così grande somma di denaro in contanti. Uno dei direttori spiegò lui il caso e tutti gli altri acconsentirono a procedere.

D: Accaddero spesso cose del genere? I soldi erano una specie di fondi neri?

R: Sì. Questo era un fondo speciale gestito in un posto speciale nella banca dove arrivavano tutte le lettere in codice dall’estero. Le lettere più importanti venivano scritte a mano. Una volta decifrate, contenevano l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di ogni tipo di partito. So per certo che alcune persone all’interno del gruppo Bilderberg erano coinvolti in questo genere di operazioni. Hanno dato l’ordine di uccidere.

D: Puoi dirci in quale anno o decade tutto questo è accaduto?

R: Preferisco non darvi l’anno preciso ma è stato negli anni 80.

D: Hai mai avuto problemi con questo lavoro?

R: Sì, un problema molto grande. La notte non riuscivo a dormire e dopo un po’ lasciai la banca. Diversi servizi segreti provenienti dall’estero, soprattutto di lingua inglese, diedero l’ordine di finanziare azioni illegali, compresa l’uccisione di persone attraverso le banche svizzere. Dovevamo pagare, sotto ordine di potenze straniere, per l’uccisione di persone che non seguirono gli ordini del Bilderberg o del FMI o della Banca Mondiale, per esempio.

D: Quella che stai facendo è una rivelazione molto importante. Perché senti il bisogno di dirlo qui e adesso?

R: Perché il prossimo Bilderberg meeting si farà in Svizzera. Perchè la situazione mondiale peggiora sempre di più. Infine perché le maggiori banche Svizzere sono coinvolte in attività non etiche. La maggior parte di queste operazioni sono al di fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse. Si parla di cifre con molti zeri. Somme enormi.

D: Si parla di miliardi?

A: Molto ma molto di più, si parla di triliardi, illegali, non sottoposti a controllo fiscale. Fondamentalmente si tratta di una rapina per tutti. Voglio dire le persone normali pagano le tasse e rispettando le leggi. Quello che sta accadendo qui è completamente contro i nostri valori svizzeri, come la neutralità, l’onestà e la buona fede. Negli incontri dove fui coinvolto, le discussioni erano completamente contro i nostri principi democratici. Vedete, la maggior parte degli amministratori delle banche svizzere non sono più locali, sono stranieri, soprattutto anglosassoni, sia americani che britannici, non rispettano la nostra neutralità, non rispettano i nostri valori, sono contro la nostra democrazia diretta, basta loro usare le nostre banche come mezzi per fini illegali. Utilizzano enormi quantità di denaro creato dal nulla e distruggono la nostra società e distruggono le persone in tutto il mondo solo per avidità. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. Ha un bel paio di casi legali in Germania e ora anche negli Stati Uniti. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese.

D: Stai dicendo che, alcune di queste persone che citi parteciperanno alla imminente riunione del Bilderberg a St. Moritz?

R: Sì.

D: Quindi i partecipanti sono attualmente in una posizione di potere?

R: Sì. Hanno enormi quantità di denaro disponibile e lo utilizzano per distruggere interi paesi. Distruggono la nostra industria e la ricostruiscono in Cina. Dall’altra parte hanno aperto le porte a tutti i prodotti cinesi in Europa. La popolazione attiva europea guadagna sempre meno. Il vero obiettivo è quello di distruggere l’Europa.

D: Pensa che la riunione del Bilderberg a St. Moritz abbia un valore simbolico? Perché nel 2009 erano in Grecia, nel 2010 in Spagna e guardi cosa è successo loro. Può significare che la Svizzera dovrà subire qualcosa di brutto?

R: Sì. La Svizzera, per loro, è uno dei paesi più importanti, perché vi sono immensi capitali. Si riuniscono in Svizzera anche perchè vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. Capisca che è un ostacolo per loro, non essendo nella UE o nell’euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. Per quanto riguarda i “valori” non sto parlando delle grandi banche svizzere, perchè non hanno più niente di svizzero, la maggior parte di esse sono guidate da americani. Sto parlando, invece, del vero spirito svizzero a cui la gente comune tiene.
Certo che l’incontro ha e ha avuto un valore simbolico. Il loro scopo è quello di essere una specie di club elitario esclusivo che gestisce tutto il potere, mentre quelli sotto di loro, appassiscono.

D: Pensa che lo scopo del Bilderberg sia quello di creare una sorta di dittatura globale, controllata dalle grandi imprese globali, dove non esisteranno più gli stati sovrani?

R: Sì, la Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta e lo stato si trova nel mirino di questi gruppi elitari (proprio perchè non è completamente asservito ad essi). Utilizzano il ricatto del “too big to fail”, come nel caso di UBS per far aumentare il debito del nostro paese, proprio come hanno fatto con molti altri paesi. Quello che si deduce è che forse si vuole fare con la Svizzera quello che è stato fatto con l’Islanda, in cui sia banche che paese erano in bancarotta.

D: Anche l’UE è sotto queste influenze negative?

R: Certo. L’Unione europea è sotto la morsa del Bilderberg.

D: Come pensa che si potrebbe fermare questo piano?

R: Beh, questa è la ragione per cui mi rivolgo a voi. La verità. La verità è l’unica strada. Fare luce sulla situazione, esporli ai riflettori. A loro non piace molto essere al centro dell’attenzione. Dobbiamo creare trasparenza nel settore bancario e in tutti i livelli della società.

D: Quello che sta dicendo ora, è che c’è un lato sano del business delle banche svizzere, mentre ci sono delle “mele marce”, cioè alcune grosse banche che fanno cattivo uso del sistema finanziario, per portare a termine le loro attivitù illegali.

R: Sì. Le grandi banche formano il loro personale con i valori anglo-sassoni. Li formano ad essere avidi e spietati. Avidità e spietatezza che stanno distruggendo la Svizzera e tutti gli altri paesi europei e mondiali. Come paese abbiamo, se si guardano le banche piccole e medie, la maggior correttezza finanziaria al mondo. Sono le banche grandi che operano a livello mondiale che sono fonte di problemi. Esse non sono più svizzere e non si considerano tali.

D: Pensi che sia una buona cosa che la gente stia esponendo il Bilderberg e mostrando chi siano veramente i suoi componenti?

R: Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo. Queste persone vengono controllate tramite il ricatto data la loro debolezza mentale. Devono seguire ordini o saranno svergognati pubblicamente, distrutti o addirittura uccisi.

D: Da quando Ackermann è nel comitato direttivo del Bilderberg, pensa che abbia preso delle decisioni importanti?

R: Sì. Ma ce ne sono molti altri, come Lagarde, che probabilmente sarà il prossimo capo del FMI, ed è anche un membro del Bilderberg, poi Sarkozy e Obama. Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere la scusa.

D: Quindi è questa la sua paura?

A: Non è solo paura, ne sono certo. Come ho detto, hanno dato l’ordine di uccidere, sono quindi in grado di compiere azioni terribili. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Come sapete istigarono il terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei. Per quanto riguarda l’assassinio di Aldo Moro, il pagamento è stato fatto attraverso lo stesso sistema come ti ho detto su.

D: Ackermann faceva parte di questo sistema di pagamenti?

A: (Sorriso) … E’ lei il giornalista. Guardi come la sua carriera è arrivata rapidamente alla cima.

D: Cosa pensa si possa fare per impedirglielo?

R: Beh ci sono molti buoni libri là fuori che spiegano il contesto e fanno chiarezza sull’argomento, come quello che ho citato di Perkins. Queste persone hanno veramente sicari che vengono pagati per uccidere. Alcuni di loro ricevono i soldi attraverso le banche svizzere. Ma non solo, hanno un sistema capillarizzato in tutto il mondo. Per evitare che esso venga scoperto sono addestrate a fare di tutto. Quando dico di tutto intendo tutto proprio.

D: Attraverso l’informazione si potrebbero sgominare?

R: Sì, bisogna dire la verità. Siamo di fronte a criminali davvero spietati, compresi grandi criminali di guerra. Sono pronti e in grado di uccidere milioni di persone solo per restare al potere e avere il controllo.

D: Può spiegarci dal suo punto di vista, perché i mass media in Occidente se ne stanno più o meno completamente in silenzio per quanto riguarda il gruppo Bilderberg?

R: Perche’ esiste un accordo tra loro e i proprietari dei mezzi di comunicazione. Alle riunioni vengono invitate anche alcune personalità di spicco del mondo dei media, ma viene detto loro di non riferire nulla di ciò che vedono o sentono.

D: Nella struttura del Bilderberg, vi è una cerchia interna che conosce i piani e poi c’è una maggioranza che segue solo gli ordini?

R: Sì. Hai la cerchia interna dedita al satanismo ci sono poi le persone ingenue o meno informate. Alcuni addirittura pensano di fare qualcosa di buono, nella cerchia esterna.

D: Secondo i documenti esposti e le stesse dichiarazioni, il Bilderberg ha deciso nel 1955 di creare l’Unione europea e l’Euro, quindi hanno preso importanti decisioni.

R: Sì e deve sapere che il Bilderberg è stato fondato dal principe Bernardo, ex membro delle SS e del partito nazista lavoro infine anche per la IG Farben, che era una sussidiaria della Cyclone B. L’altro tipo che ha fondato il gruppo era a capo della Occidental Petroleum, che aveva stretti rapporti con i comunisti dell’Unione Sovietica. Lavorarono per entrambe le parti, in realtà, però, queste persone sono fascisti che vogliono controllare tutto e tutti quelli che si frappongono sulla loro strada vengono “rimossi”.

D: Come fanno a mantenere queste operazioni fuori del sistema internazionale Swift?

R: Beh, alcune delle liste Clearstream erano vere in pricipio. Inserirono solo dei nomi falsi per far credere alla gente che l’intero elenco fosse falso. Anche loro fanno degli errori. Il primo elenco era vero e si possono estrapolare un sacco di cose. Vedete, ci sono delle persone in giro che scoprono le irregolarità e poi trasmettono agli altri la verità. Verranno poi ovviamente costituiti disegni di legge che ridurranno al silenzio questo genere di persone. Il miglior modo per fermarli è quello di dire la verità, portando alla luce le loro malefatte. Se non riusciamo a fermarli diventeremo i loro schiavi.

D: Grazie per questa intervista.


fonte: http://www.iconicon.it/blog/2012/10/banchiere-confessa-omicidi-attentati-rivoluzioni-del-bilderberg-del-fmi/

mercoledì 3 ottobre 2012

Laura Puppato: finalmente una candidata donna!


MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012

Attacchi infanganti e non documentati:

Laura Puppato risponde con un'intervista

e un comunicato

A quanto pare la candidatura di Laura Puppato, salvo alcune buone eccezioni, sollecita due precise risposte mediatiche: o il silenzio ostruzionista oppure critiche sospettose che si spingono, in taluni casi, fino ad attacchi violenti supportati, più che da "prove" da un "si dice" giornalisticamente modesto, ma ancora nell'ambito di una ricerca della verità. 
Oggi però, in questo post, le sfumature hanno raggiunto il livello della diffamazione. Il nostro blog, insieme a quelli di altre donne, ha deciso di fare informazione su una candidata che ci pare di tutto rispetto, e non solo perché donna ma, finalmente, anche donna. Dunque stamattina l'abbiamo rintracciata per telefono e le abbiamo proposto un'intervista a cui si è prestata di buon grado. Le domande sono solo tre:

D. Laura, un blog che si appella ai nobili principi della laicità dello Stato e della trasparenza, oggi sembra attribuirle tutta la responsabilità di una legge che (secondo l'autore dell'articolo) in Veneto "si propone di eliminare la facoltà dei consultori di scegliere le associazioni di cui avvalersi, consentendo l'assalto di gruppi integralisti (...) decisi a sfruttare la fragilità delle persone che vivono una drammatica decisione per esercitare un'opera di plagio", sostenendo che lei di questa legge è stata "fra i principali fautori". E l'ha addirittura tacciata di essere "una teocon" che ne ha salutato il passaggio in Regione con la frase: "è stato battuto l'oscurantismo". E con ciò l'autore dell'articolo ironizza evidentemente sul fatto che per lei è "oscurantismo" il diritto di abortire in sicurezza. 

Informo l'autore (che si firma come Semplicissimus) che la frase è stato battuto l'oscurantismo, è stata in effetti pronunciata dalla sottoscritta. Ma c'è un dettaglio su cui non sorvolare: l'oscurantismo a cui mi riferivo era in modo inequivocabile riferito al tentativo (che era il vero contenuto originario di quella legge), di far entrare il Movimento per la Vita a interagire con i consultori, cosa che è stata scongiurata precisamente grazie a una battaglia che andrebbe ripercorsa nei fatti e non nei sentito dire. Questo mi riservo di chiarire definitivamente, in una comunicazione ufficiale che uscirà a brevissimo, che prenderà a oggetto i contenuti della legge rendendo conto nei dettagli del perché tutte le accuse contenute in questo articolo sono letteralmente infondate.

Il resto dell'intervista potrete leggerlo qui: http://laretedellereti.blogspot.it/

martedì 2 ottobre 2012

Le Costellazioni Familiari


SECONDO BERT HELLINGER
E
LA HELLINGER SCIENCIA

di Maria Sophie Hellinger

L’evoluzione
Le costellazioni familiari praticate oggi in tutto il mondo vengono generalmente chiamate metodo Hellinger e indicate come costellazioni familiari secondo Bert Hellinger. “Le costellazioni familiari sono Bert Hellinger”, scrive Bert Ulsamer nel suo ultimo libro pubblicato di recente.
Hellinger nel corso dei suoi lunghi anni di studio e con la pratica è giunto alla comprensione che mettendo in scena diversi membri della famiglia, si possano modificare molti destini pesanti.


L’ambito di azione

Circa 25 anni fa Bert Hellinger ha cominciato a trasmettere le proprie scoperte nell’ambito di piccoli seminari specializzati. A quel tempo non sapeva ancora quali scoperte fenomenali avesse realmente fatto e quale tesoro nascondessero. Pensava che le sue comprensioni, che allora metteva in pratica nelle costellazioni familiari, avevano sì reso possibile a molte persone cambiamenti sostanziali di vita, ma che queste rientravano nell’ambito della psicoterapia, e quindi la pratica delle costellazioni familiari doveva essere sopratutto nelle mani di psicoterapeuti e di professionisti affini.
Nel frattempo però Hellinger riconobbe che le sue comprensioni e il metodo delle costellazioni da lui ulteriormente sviluppato fosse così profondo e ad ampio raggio, da trovare di fatto accesso in tutti gli ambiti della vita e dare nuovi importanti impulsi che vanno ben oltre l’ambito della psicoterapia.
In realtà non è possibile costringere le costellazioni entro determinati limiti e lasciarne prerogativa ad alcuni settori professionale.
Gli ordinamenti che in esse agiscono e che Bert Hellinger ha messo in luce ed esplorato in tutta la loro portata nei diversi ambiti della vita, verrebbero altrimenti fondamentalmente equivocati.
E pertanto anche le possibilità che le rappresentazioni familiari offrono non potrebbero essere fruite in tutta la loro pienezza e potenzialità.
Bert Hellinger ha trasmesso generosamente e senza riserve il suo sapere e le sue competenze a tutti coloro che intendessero apprenderle e utilizzarle, senza avanzare per sé alcuna pretesa o intervenendo sotto forma di guida o di controllo. E’ per questi motivi che le costellazioni hanno trovato così rapida diffusione.


Lo sviluppo
Chi conosce Hellinger sa che il suo nome è sinonimo di apertura, disponibilità, liberalità, deferenza, partecipazione, rispetto e amore. Sembrano vecchie parole ma oggi hanno più importanza che mai poiché mostrano che niente può rimanere statico in un approccio alla vita caratterizzato da questi contenuti, ma che tutto procede e che è in atto qualcosa di grande, che porta sempre in avanti. Rimanendo con una simile attitudine, ognuno di noi può rimettersi e beneficiare di questa forza che conduce in avanti. Essa rende manifesto che non esiste una fine di una situazione e neppure uno stare, ma che tutto è in continuo movimento e tende ad espandersi e a diventare più ampio, più grande, più profondo, più alto.
Bert Hellinger ha continuato negli anni la sua ricerca sempre più approfonditamente confrontandosi anche con nuove richieste. Solo col tempo si è reso conto di cosa avesse realmente scoperto e la portata dei benefici effetti che le costellazioni possono avere praticamente in tutte le relazioni e in tutti gli ambiti della vita.
Per ben sei anni Bert Hellinger ha rivolto la sua attenzione e indagato in quel fenomeno che di fatto influenza tutti gli ambiti della vita con un movimento che ne inibisce le potenzialità e le opportunità. Solo in seguito è riuscito a cogliere le grandi connessioni ad esso legate e ha potuto condividerle con altri. Si tratta delle sue intuizioni e comprensioni fondamentali relative ai diversi modi di agire della nostra coscienza.
Hellinger negli ultimi anni ha rilevato che le costellazioni, come si sono fatte fino ad oggi, possono considerarsi superate. Egli ha continuato a modificarle ulteriormente con altre nuove conoscenze e le ha innalzate ad un nuovo livello.
Questa nuova modalità di lavoro, così come oggi Hellinger la pratica e la insegna l’ha definita “andare con lo spirito “e “Hellinger sciencia”.

Hellinger Scienza

La "Hellinger sciencia" è una scienza universale delle relazioni umane in tutti gli ambiti della vita. Essa mostra che ogni azione, ogni atto che l’uomo compie, è sempre in relazione con le azioni e gli atti delle altre persone. Ognuno si troverà prima o poi faccia a faccia con le proprie azioni e dovrà affrontarne le conseguenze.
Le costellazioni familiari, in questa nuova forma ampliata da Bert Hellinger, portano a riconoscere le leggi essenziali per tutte le relazioni umane. Con le nuove costellazioni familiari, si aprono vie e possibilità completamente nuove, che non pongono al centro la causa del problema, ma l’uso, il riconoscimento e l’inclusione di queste leggi. Tali leggi sono alla base di ogni relazione. Bert Hellinger le chiama: gli ordini dell’amore in movimento.
Questi ordini sono molto sottili e spesso agiscono dapprima sul piano inconscio e questo ne rende difficile l’osservazione. Il pericolo sta proprio in questa non osservazione.
Saggi famosi come Kungtse e Laotse hanno riconosciuto queste leggi già nella preistoria. Sono state allora descritte ne “ I Ching” nel segno numero 37.


Le nuove costellazioni familiari e i loro effetti

Bert Hellinger ha avuto bisogno di migliaia di costellazioni per verificare questi ordini in tutte le relazioni della vita per poter poi riconoscere che procedere secondo determinati schemi e tecniche nelle nuove costellazioni “andare con lo spirito” è superfluo.
Queste nuove costellazioni familiari mostrano, accanto alla psicoterapia, il loro valido aiuto e permettono di andare avanti in molte altre forme e attività della vita non prese in considerazione dal metodo usato fino ad oggi. Per esempio in professioni a carattere terapeutico, nell’educazione, nella professione e nel lavoro in genere, nell’approccio col danaro, o nel prendere decisioni per il futuro. O anche scelta di una professione, per costituire un’azienda, nel fondere gruppi di aziende e gruppi politici. Oppure nella scelta dei criteri per svolgere un’attività di grande responsabilità o in genere per continuare un’impresa , sia nell’ambito delle idee che in ambito pratico, poiché tutto in fondo ha a che fare con esseri umani e con le loro reciproche relazioni.
Nelle nuove costellazioni familiari si mostra che ognuno può essere aiutato, sia il bambino che la madre o il padre, sia l’imprenditore, il politico, o lo sportivo, ad entrare con gli altri in quella relazione che unisce anziché dividere. Si tratta di mettere in pratica gli ordini fondamentali della vita e dell’amore.
Queste leggi tendono a fare sì che tutto ciò che era diviso e in discordia, e che era stato separato in una qualche forma artificiosa, si ricomponga pacificamente e possa trovare un’unità.
Questo momento di unione, nel riconoscere rispetto e considerazione a ciò che è stato, è  fautore di pace.
Se queste leggi vengono osservate, riconosciute, rispettate come base di ogni società, portano   immancabilmente alla pace, alla riconciliazione e al successo. La Hellinger sciencia è pertanto anche una scienza del successo.


La differenza

La differenza fra le costellazioni familiari tradizionali e le nuove costellazioni può essere riconosciuta solo da chi si è totalmente dato ad esse, vale a dire da chi ha partecipato senza riserve ai seminari in cui Bert Hellinger ha introdotto e messo in pratica questa nuova modalità.
Il costellatore può sperimentare su di se l’esperienza di essere preso da un’altra forza e sentirsi coinvolto in qualcosa di totalmente nuovo. Improvvisamente sperimenta che ciò che si manifesta in una costellazione diventa dentro di lui e nella sua consapevolezza una realtà che fino ad ora aveva sperimentato solo parzialmente. Per il costellatore esperto non è certo semplice imparare nuovamente daccapo, tanto più che le costellazioni tradizionali, pur entro i loro limiti, continuano ad avere la loro ragion d’essere. Le costellazioni tradizionali costituiscono la base delle nuove costellazioni progredite, e restano la base per questo nuovo piano spirituale.
Se il costellatore è pronto ad inoltrarsi in ambiti più profondi, gli si schiudono possibilità del tutto nuove e molto più profonde.
Le nuove costellazioni conducono essenzialmente in altre dimensioni, in cui spazio e tempo non esistono più e in cui il passato, il presente e il futuro si incontrano nello stesso punto. Qui è conservato tutto: ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà.
Le nuove costellazioni utilizzano un metodo completamente nuovo che conduce in altri ambiti.
Qui non sono necessari rituali, cerimonie e simboli. E’ necessario solo l’adeguata apertura e queste altre dimensioni si aprono nel giro di pochi minuti a tutti.
Il modo di procedere in questa nuova forma è più contenuto, rispetto a come si era abituati.
Nelle nuove costellazioni siamo costretti ad affidarci completamente ad una forza più grande.
Poiché il grande segreto dell’effetto rivoluzionario delle nuove costellazioni familiari è una totale sottomissione al lasciarsi condurre e ne consegue l’essere condotti.
E’ necessaria la disponibilità del costellatore a non volere nulla per se stesso e ad affidarsi alla guida dello spirito.
Il lasciarsi guidare, e l’affidarsi totalmente in piena fiducia ai movimenti dello spirito sono le caratteristiche cardine delle nuove costellazioni.
L’arte di questa nuova modalità di fare le costellazioni consiste nel riconoscere le connessioni senza interpretarle perché altrimenti verrebbero fissate e non sarebbero quindi più in movimento e in relazione con tutte le dimensioni presenti e che sono in connessione con tutto.


Formazione e perfezionamento

Per offrire a tutti la possibilità di sperimentare su se stessi queste nuove costellazioni, per  poterle poi trasmettere ad altri, Bert Hellinger propone da poco tempo corsi di formazione e di perfezionamento in questa nuova forma di costellazioni familiari in tutto il mondo. Tutti i corsi attualmente in atto, anche quelli con diploma finale, con Bert e i suoi docenti seguono questo nuovo sviluppo, cosicché i nuovi costellatori vengono introdotti nella modalità dell’andare con lo spirito già durante il periodo della loro formazione. Per coloro che intendono dedicarsi più profondamente a questo lavoro, Bert Hellinger offre, insieme a sua moglie Sophie corsi di formazione intensivi sulle costellazioni familiari progredite “Andare con lo spirito”.
Perciò sono benvenuti sia coloro che hanno subito già una formazione di costellatore in qualsiasi scuola, sia coloro che già conoscono le costellazioni e le hanno utilizzate e le vogliono usare nella nuova forma e sia coloro che vogliono imparare ad utilizzare le conoscenze della Hellinger sciencia nel loro lavoro e nei loro campi di azione, per diventare fautori di pace nel loro ambiente. Comunque è richiesta la conoscenza delle costellazioni familiari “tradizionali”, meglio se già esperimentate. Il presupposto fondamentale però per apprendere questa nuova  modalità di fare le costellazioni è unicamente l’atteggiamento conforme, l’esperienza di vita, il rispetto e la gratitudine.
Chiunque voglia crescere negli “ordini dell’amore in movimento” è invitato a questa formazione nella Hellinger sciencia con Bert Hellinger.


A chi è rivolto il lavoro con le costellazioni Familiari

Il lavoro con le costellazioni familiari è rivolto a tutti coloro che sono interessati a riconoscere le dinamiche che legano le persone alla propria famiglia ed al proprio mondo.
In campo professionale sono rivolte ad una varietà di professioni quali: psicologi, psicoterapeuti, medici, insegnanti, educatori, a chi lavora nei servizi sociali, nelle organizzazioni, ed in varie altre professionalità, come integrazione al loro approccio.
In campo umano sono rivolte a tutti coloro che sentono di voler superare i propri impedimenti in modo chiaro e rispettoso per tutti.


Cosa sono le Costellazioni Familiari (Per Amore solo per Amore)
Immediato l'impatto nel lavoro con la messa in scena della famiglia vengono alla luce, sotto gli occhi dei partecipanti agli incontri, i legami con le origini e con ciò che tiene "legati, irretiti, connessi". Portati da una "forza più grande", velata a livello consapevole ma ben visibile nella nostra parte profonda, la "risonanza del campo morsico" si lascia percepire e vedere nei movimenti e sentimenti in cui le persone che ne sono immerse si muovono e svelano nel descrivere sentimenti non propri.
Un membro della famiglia escluso o dimenticato a causa magari di un destino difficile, peserà molto nel destino delle generazioni finché non venga reinserito ed abbia un posto nel nucleo di appartenenza ( un fratello o un fidanzato, sparito in guerra o un bimbo morto in giovane età o abortito dai genitori, una donna morta di parto ecc.), succede che un altro membro della famiglia della generazione seguente sostituisca inconsapevolmente chi è stato escluso e ne imiti il destino manifestando le sue emozioni ed i suoi sintomi, o cerchi di seguirlo nella morte.
Se qualcuno non si è preso la responsabilità di una colpa grave, un bambino tenterà in seguito di espiare questa colpa, pagandone il prezzo con la sua salute, con la sua felicità, con il suo successo nella vita.


Grandezza umana

Che cosa è la grandezza umana come possiamo definirla, una bellissima frase di Bert Hellinger in cui dice: "Ciò che è più grande negli esseri umani, è ciò che li rende uguali a tutti gli altri. Qualsiasi altra cosa che devi più in alto o più in basso da ciò che è comune a tutti gli esseri umani ci sminuisce. Se sappiamo questo possiamo sviluppare un profondo rispetto per ognuno".


I genitori sono grandi i bambini sono piccoli
In questa frase si racchiude una delle basi essenziali del lavoro con le costellazioni familiari o mimica del campo, cosa vuole dire: noi esseri umani siamo allo stesso tempo tutti uguali e tutti diversi.
Un bambino nasce da due genitori, quelli sono quelli giusti per lui, per la parte profonda del bambino, non potrebbe avere genitori migliori di quelli.
Sono per questo nato, i migliori e quelli giusti per lui. Alcuni si lamentano dei propri genitori, desidererebbero che fossero doversi da quelli che sono, in questo modo non riescono a prendere da essi ciò che possono. Quando ci si rivolge nel guardare verso i genitori, quello che appare è che attraverso di loro, si è collegati anche con tutti gli antenati tutte le generazioni che hanno fatto strada fino ad ora, attraverso tutti scorre la vita e noi in questo, siamo collegati ad un flusso eterno, che è indipendente dalla vita e dal destino dei singoli individui.
In questo flusso, ognuno può stare e crescere. Non c’è differenza tra di loro, la vita scorre pura attraverso tutte queste generazioni.
Se essi fossero ciò che chiamiamo brave persone oppure ciò che noi chiamiamo cattive persone. Se fossero amorevoli con i loro bambini oppure se li trascurassero.
Per quanto riguarda il trasmettere la vita essi erano tutti uguali. Nessuno di questi genitori potrebbe togliere qualcosa dalla propria vita oppure aggiungerla. Così tutti noi, attraverso tutte le generazioni riceviamo la Vita. Guardando ai nostri genitori vediamo che la vita viene da molto lontano, e possiamo prenderla mentre scorre, senza alcuna esitazione. In questo modo i genitori sono grandi ed i bambini sono piccoli. I genitori danno ed i bambini prendono.
Se guardiamo ai nostri genitori in questo modo noi possiamo onorarli come genitori comunque essi siano. Se facciamo questo ci sentiamo ricchi. I nostri cuori si aprono e sentiamo la forza.
Attraverso le costellazioni familiari si vede ciò che veramente significa quando onoriamo i nostri genitori. Qualsiasi psicoterapia comincia onorando i nostri genitori.
E chi è un buon terapista?
Un buon terapista onora i genitori dei suoi clienti egli non permetterà a nessuno di accusarne i genitori. Quando qualcuno accusa i suoi genitori interrompe la continuità del fluire della vita.
Nessuno può essere in pace con se stesso se non è in pace con i suoi genitori.


Sugli irretimenti (legami)
Nelle costellazioni familiari si lavora sugli eventi accaduti nella famiglia.
Che tipo di eventi?
Se qualcuno nella famiglia non fu trattato come pari, o qualcuno sia stato escluso, a volte accade qualcosa in una famiglia che faccia sorgere la paura.
Per esempio, se una donna muore dando alla luce un figlio molti membri nella famiglia potrebbero aver paura per ciò che è accaduto. A causa di questo altre donne di quella famiglia potrebbero aver paura ad avere figli. A causa di questo quella donna molto spesso non viene più nominata all’interno della famiglia in questo modo ne viene esclusa. Le viene negato il suo posto di uguale in quella famiglia. Allo stesso modo se un bambino è morto alla nascita spesso è lui a non essere nominato mai più. Eppure è un membro della famiglia.
A volte i genitori vogliono avere un altro bambino per sostituire quel bambino. Appena essi hanno un nuovo bambino non pensano più al loro primo bambino.
Questi sono eventi importanti in una famiglia.
Se c’è stato un suicidio la persona che si è uccisa non è più nominata, oppure gli altri membri della famiglia sono in collera con quella persona ed essa è esclusa. In una famiglia così non tutti i membri sono considerati come pari nel loro diritto di appartenenza. Alcuni si comportano come se avessero più diritti di appartenenza di altri, così l’uguaglianza di base non viene mantenuta.
Più tardi, alcune volte molte generazioni dopo, come in una staffetta, i più piccoli prendono in parte la responsabilità di rappresentare il destino di un escluso, quindi improvvisamente un bambino si comporta come la persona che era stata precedentemente esclusa.
L'ultimo arrivato, non sa nulla di ciò che è accaduto prima, questo mostra che tutti i membri della famiglia sono parte di un campo, un campo quantico frattale in cui tutti riportiamo dei frammenti di destini, qualcosa di più grande che ci unisce, come una coscienza collettiva che muove tutti nella stessa direzione.
Questa forza più grande non tollera che nessuno venga escluso. Essa vuole mostrare quelli che furono esclusi o modificati nel racconto del destino, irretendo un altro membro a ripeterne la vita. Un membro successivo della famiglia si identifica con uno precedente.
Questo è ciò che chiamiamo un connessione (irretimento), senza che nessuno ne sia consapevole.
È un processo completamente inconscio. Attraverso le costellazioni familiari, la mimica del campo e la psicogenealogia, queste connessioni vengono alla luce e possiamo trovare spesso una buona soluzione che sciolga dall'irretimento.


Come funziona una costellazione familiare o la mimica del campo

Una rappresentazione "mimica del campo" inizia con "il desiderio del cuore del cliente", quello che chiedo è: cosa c'è che nella sua vita non funziona e vorrebbe realizzare.
La descrizione del cliente deve essere sintetica e precisa.
Poche domande danno la traccia su chi bisogna mettere nel campo.
Si scelgono i rappresentanti ed il cliente li posiziona nell'ambiente come sente che stanno per lui bene in relazione l'uno con l'altro.
Ora i rappresentanti fanno parte del campo quantico familiare, e come delle antenne, possono
percepire i sentimenti ed i movimenti di chi stanno rappresentando. Da qui perciò inizia un movimento lento e silenzioso che come in una vecchia pellicola si ripropone ai partecipanti.
Questo movimento porta in sé il movimento che a suo tempo fu fissato a trauma.
Il movimento si compie, il trauma si scioglie.

Quando sono messi in scena, i rappresentanti si sentono proprio come le persone che essi rappresentano pur non conoscendoli.
Il cliente potrebbe essere molto sorpreso di ciò che improvvisamente appare ai suoi occhi, qualcosa di non conosciuto, magari intuito, di solito si mostra.
Così essi sanno cose di persone che non conoscono.
Noi, siamo connessi con molti altri in un modo che appare misterioso. Ciò che inoltre viene alla luce nelle costellazioni familiari, è che alla fine tutti i membri di una famiglia sono uguali sono pari. Nessuno è migliore, nessuno è peggiore. Così alla fine, noi possiamo prendere il nostro posto nella nostra famiglia, e prendendo il nostro giusto posto nella nostra famiglia ci sentiamo bene e liberi.


Sull’adozione

Nelle costellazioni familiari è molto importante che il terapeuta non abbia compassione per i colpevoli.
Se una madre "colpevole" si recasse da un terapeuta, e questi avesse pietà di lei, quale sarebbe il loro atteggiamento verso il bambino?: se hanno pietà per la madre non hanno pietà per il bambino. Quando si lavora con una famiglia, il terapeuta deve innanzi tutto far posto nel suo cuore alla persona che ha sofferto di più. E questo è il bambino. Egli deve cercare una soluzione per il bambino e non alleviare la responsabilità di coloro che sono stati crudeli con lui.
Questo non vuol dire colpevolizzare i genitori, non se ne possono conoscere le circostanze, resta il fatto che comunque i genitori sono responsabili per quel bambino.
Se si guarda ai fatti, essi hanno allontanato il bambino per sempre.
Quando questa verità è coperta: ad esempio la madre dicesse al bambino “a quell’epoca dovevo lavorare e non potevo badare a te” in quel modo si comporterebbe essa stessa come un bambino ed il bambino dovrebbe diventare il suo genitore prendendosi cura di lei. In questo modo la realtà risulterebbe distorta. Quindi il terapeuta non dovrebbe temere di dire la verità così com’è, mostrarla senza abbellimenti e senza giudizio. Solo così i genitori si trovarono confrontarsi con la verità. Il bambino si trova davanti alla verità, ed anche i genitori adottivi possono riconoscere che il bambino effettivamente è legato ai suoi genitori naturali.
Solo quando il bambino può avere una separazione chiara dai suoi genitori naturali può voltarsi verso quelli adottivi.
Molti bambini adottati sono arrabbiati con i loro genitori naturali perché li hanno dati via, ma essi non rivolgono quella rabbia contro i genitori naturali, ma paradossalmente la rivolgono verso i genitori adottivi. Questa è una situazione molto difficile.
Questo esempio di costellazione familiare, mette in evidenza un profondo legame.


Il suicidio
In molte famiglie nelle quali ci sia stato un suicidio, le persone poi dicono “si è uccisa per questo motivo” ma le ragioni fornite di solito sono sbagliate. Quando mettiamo in scena la famiglia alcune altre cose emergono ecco un esempio citato da Bert Hellinger nei suoi scritti:
"Un vecchio medico riferì che suo figlio Si fosse impiccato una notte. Il ragazzo aveva 14 anni.

Il padre lo aveva mandato a comprare del cibo. Quando il ragazzo era tornato a casa aveva disseminato il cibo sulle scale. Il padre di era arrabbiato e lo aveva picchiato. La notte seguente il ragazzo si era impiccato. Questo episodio era accaduto molti anni prima ed il vecchio si sentiva ancora colpevole della morte di suo figlio.
Un paio di mesi più tardi il padre tornò ad un altro dei miei seminari e durante la pausa facemmo due passi insieme. Improvvisamente si ricordò che un paio di giorni prima che il ragazzo si impiccasse la madre a tavola aveva annunciato alla famiglia di essere incinta e che quel ragazzo in pieno panico aveva gridato “ma noi non abbiamo abbastanza spazio in questa casa”.
Ecco perché si era impiccato: aveva fatto posto per l’altro bambino. Quando quel vecchio vide questo il suo viso fu bagnato da lacrime e dopo mi disse “ora sono in una profonda pace”.
La maggior parte dei suicidi sono commessi per amore oppure per seguire qualcuno nella morte. Per esempio, chi durante la nascita ha perso la madre ha un profondo desiderio di seguirla nella morte, spesso si ammala o ha un incidente oppure si uccide. Se vede che  qualcuno della
 famiglia vuole uccidersi lo fa al loro posto.
Una volta ebbi un caso molto strano in un seminario.
Una donna che era la seconda moglie del marito mise in scena la famiglia. Essa riferì che la prima moglie di suo marito si era suicidata. Io misi un rappresentante di suo marito di fronte alla prima moglie che si era suicidata. Mentre egli stava in piedi li improvvisamente si buttò  in ginocchio avanzò verso di lei le abbracciò le gambe e iniziò a piangere forte. In realtà era lui che voleva suicidarsi e sua moglie lo aveva fatto al suo posto".



L’anoressia
Nelle costellazioni familiari vengono alla luce alcune dinamiche che causano infelicità, malattie, incidenti, suicidio, comportamento criminale.
Prima di tutto dovete sapere che un bambino è legato ai suoi genitori da un sentimento d’amore molto profondo. Il bambino non ha desiderio più grande che quello di appartenere ai suoi genitori.
Se un bambino sente che i suoi genitori hanno bisogno di qualcosa è disposto a sacrificare tutto anche la propria vita con un amore cieco.
Per esempio se un bambino sente che sua madre morirà egli dice (a livello profondo ed inconscio) “io morirò al tuo posto” poi magari il bambino si ammala o muore in un incidente.
Oppure se una bambina avverte che suo padre vuole lasciare la famiglia lei dice: (a livello profondo ed inconscio) 
io scomparirò al tuo posto” questa bambina forse si ammalerà di anoressia.
La bambina anoressica dice al suo cuore (a livello profondo ed inconscio) “sono piuttosto io che dovrei sparire invece di te mio caro papà”.
Si pensa spesso che l’anoressia abbia a che fare con la madre, che la relazione con la madre sia in qualche modo distorta.
Nel lavoro con le costellazioni familiari, quando si è nel campo quantico familiare, emerge che di solito l’anoressia ha a che fare con la figura paterna.
Il padre vuole abbandonare la famiglia e la bambina dice (a livello profondo ed inconscio) “lo farò io al tuo posto”.
Se si vuole affrontare questo nel campo quantico familiare durante una costellazione familiare
ed il padre è presente nella costellazione familiare, si può a volte far stare la bambina di fronte al padre, che lo guardi e gli dica: “caro papà vado via io al posto tuo”, che cosa succede al padre quando sente queste parole? Può ancora andarsene? No.
 
Così quando questo sentimento viene portato alla luce, il padre può dire a sua figlia: “io rimango e tu hai la mia benedizione se resti in vita”. Così facendo l’anoressia può essere curata più facilmente.


La bulimia
Cos'è la bulimia: è quando un/a bambina/o (di solito si tratta di una bambina) mangia e poi vomita. Spesso la bulimia segue l’anoressia, ma non sempre.
Che significato ha la bulimia a livello profondo familiare?
Quando lei mangia dice (profondamente ed inconsciamente) “io vivrò” e quando vomita “io morirò”.
Un altro significato è quello di essere vicina al padre vomitando e vicino la madre mangiando (sempre a livello profondo ed inconscio) .
Tutto questo viene alla luce nel campo quantico familiare con le costellazioni familiari.


Il cancro
Con i malati di cancro spesso ci accorgiamo che vogliono morire, dicono di volerlo combattere e superarlo, ma in realtà non è così, profondamente, più o meno inconsciamente, vogliono morire.
Spesso nel cancro si vuole “seguire” qualcuno nella morte (forse una madre persa da piccoli o un fratellino morto, molti sono i casi che conducono al cancro di volta in volta appaiono).
Una dinamica comune che si mostra con le donne, è che esse sono in guerra con le proprie madri. Naturalmente non possiamo dire che ogni donna che ha il cancro al seno ha difficoltà con la madre, questo è sbagliato, ma ci sono parecchi casi così.
Fidarsi di una forza più grande, ma soprattutto di un professionista esperto Sarebbe una buona cosa se chi conduce questo processo fosse uno psicoterapeuta già con una propria esperienza clinica, in quanto già allenato ad osservare oltre la vista, intuire da piccoli gesti, sguardi, respiri, coloriti, rigidità o rilassamento ecc.
In ogni attimo il terapeuta è immerso nel campo totale, dentro e fuori la rappresentazione, senza distrazioni, accorto ad ogni accenno, posso dire che “respira il campo”. Nulla è tralasciato, nulla devia l'attenzione vigile e pacata, senza intenzione, aperta a seguire il movimento.
Mantenere questo atteggiamento interiore richiede molte abilità, la conoscenza della psicopatologia classica non è sostituibile anche se non è sufficiente, la conoscenza dell'ipnosi, delle tecniche di recupero e di contenimento, e non ultima del restare centrati in se stessi.
E' come avere una vista a trecentosessanta gradi dall'interno e dall'esterno, nel prima e nel dopo, si è al “Servizio della Vita” e puoi affidarti e fidarti di ciò che attraverso te appare.
Hellinger anni fa, quando era psicoanalista descriveva in questo modo: “Il terapeuta deve anche sviluppare una certa attitudine personale per fare questo lavoro. Egli si espone ad una situazione senza nessuna intenzione particolare. Guarda la costellazione, si espone alla costellazione, e non sa cosa fare. Così aspetta soltanto senza aver paura di ciò che potrebbe venire alla luce. Si fida di una forza più grande è molto vicino all’atteggiamento con il quale Laotse descrive nel Tao dei Ching non facendo nulla qualcosa succederà.
Improvvisamente si vede il prossimo passo oppure sente una frase che chiede al cliente di pronunciare.
Queste frasi non sono pensate. Vengono dal profondo improvvisamente ed hanno una loro forza. Quindi la costellazione familiare (come anche la psicoterapie aggiungo io) è anche un arte, è creatività ed intuizione. Dopo un po' se fai questo lavoro per anni potresti ritrovarti saggio.


L’esperienza di essere un rappresentante

Siamo tutti connessi, ed in oltre, noi esseri umani siamo antenne quantiche, l'esperienza di essere "rappresentante" da la possibilità di percepire, spesso sentire fisicamente, sensazioni e sentimenti che sono appartenuti ad altri. Durante le rappresentazioni, spesso le persone assumono atteggiamenti anche fisici, riconosciuti dal cliente come appartenenti a membri della propria famiglia, senza che nessuno si sia conosciuto prima. Questo accade quando si lavora nel campo quantistico dell'impronta familiare, si recuperano informazioni senza nessuna influenza data da racconti o conoscenze personali.
Un altro buon aspetto del fare il rappresentante in un lavoro di mimica del campo, è quella di andare a recuperare frammenti risonanti con la propria storia personale, che emergendo e trovando una soluzione, lasciano solvere anche ciò che di personale il rappresentante porta nel 
campo quantico senza esserne consapevole.
La conseguenza? che di li a poco nella vita del rappresentante si sciolgono situazioni che fino a quel punto non funzionavano, e questo senza neanche “sottoporsi ad una costellazione personale”.
Detta così sembra certamente strano, ed è secondo me essere scettici nell'avvicinarsi a queste esperienze, la “convinzione e la bontà dell'evento” non è nel crederci, ma nello sperimentarlo, tutto ciò che può raccontarsi non può spiegare a fondo ciò che accade.
Attraverso la messa in scena delle costellazioni familiari, vengono portate alla luce le dinamiche nascoste che ci mantengono legati alla nostra famiglia e ci fanno appartenere a quel gruppo, queste dinamiche ci spingono ad attuare dei comportamenti che condizionano sia la nostra vita che i nostri sentimenti, senza che questi ci appartengano.
I segreti che fanno parte della storia della nostra famiglia possono essere un forte destabilizzatore del sistema familiare quindi qualcuno (un membro della famiglia) dovrà farsi carico di impersonare questi segreti (seguendo magari un destino difficile), finché non vengano alla luce permettendo forse di trovare una buona soluzione.
Il modo di Bert Hellinger di lavorare con le costellazioni familiari, permette di mettere in scena il campo d'influenza della propria famiglia, (campo morsico o morfogenetico) in che modo si procede: scegliendo dal gruppo dei partecipanti i rappresentanti per i vari membri familiari e disponendoli nello spazio in relazione l'uno con l'altro.
In questo modo, secondo il posto che questi occupano come sostituti di membri familiari, possono essere individuati i legami nascosti (con chi si è connessi) "il punto in cui agisce l'amore" i segreti irrivelati, che sono gli artefici del benessere e della gioia o di malattia e disgrazia.
Il terapeuta lavora in sintonia con le forze che agiscono e guidano il campo, spostando fisicamente le persone nelle posizioni che occupano nel campo fino ad arrivare ad uno stato di calma e pace per tutti i partecipanti, quando si giunge ad integrare il processo nel modo più rispettoso con i giusti riconoscimenti, le tensioni spariscono immediatamente ed arriva allora la Pace per tutti.
Nel riconoscimento del movimento dell'anima che ci spinge a riconciliarci con i nostri familiari vengono reintegrati nel gruppo familiare anche quelli che erano stati esclusi o dimenticati. Le buone soluzioni aiutano ad avere un posto nel gruppo familiare libero dagli irretimenti, aiutano ognuno ad essere sereno con se stesso e con il gruppo in modo da poter andare nella vita in modo sereno ed in sintonia con il tutto, questo lavoro ha un effetto benefico su ogni membro del sistema familiare, soprattutto non è necessario che siano presenti tutti i rappresentanti effettivi perché il lavoro abbia efficacia, ma un solo membro fa il lavoro (la costellazione 
- la messa in scena) per tutti.
(in modo giocoso mi piace chiamare questo lavoro "tana libera tutti" è veramente una gran tecnica)

Bert Hellinger: Nato nel 1925 ha studiato Filosofia, Teosofia Teologia e Pedagogia. E' stato Sacerdote per 25 anni dei quali 16 trascorsi come missionario tra gli Zulu in Africa. Successivamente divenuto psicoterapeuta ha integrato varie discipline, l'Analisi Transazionale, le Dinamiche di Gruppo, la Terapia Primaria, la Psicoterapia Familiare Sistemica, la Programmazione Neurolinguistica (PNL) l'Ipnosi Ericksoniana ed altri processi Ipnoterapici. 

Dal 1980 ha sviluppato un suo metodo Fenomenologico e Sistemico, con il quale mette in scena le costellazioni familiari, e recentemente sta affinando sempre di più il suo modo di lavorare con i movimenti dell'anima, che sta portando in tutto il mondo. La sua fama internazionale è oramai comprovata ed il suo lavoro si sta spandendo in tutto il mondo.

Freud Tratto da: "La sindrome degli antenati di Anne Anceline Schutzemberger”.
In (L'uomo Mosè e la religione monoteistica) Freud dice: "L'eredità arcaica degli uomini non abbraccia solo disposizioni, ma anche contenuti, tracce mnestiche di ciò che fu vissuto da generazioni precedenti".
"Noi procediamo comunque dall'ipotesi di una psiche collettiva(...), facciamo sopravvivere per molti millenni il senso di colpa causato da un azione, e lo facciamo restare operante per generazioni e generazioni che di questa azione non possono aver avuto notizia alcuna. Facciamo proseguire un processo emotivo" (Freud, in “Totem e Tabu” parlava di psiche collettiva).


Jung Tratto da: “La sindrome degli antenati di Anne Anceline Schutzemberger”
Comunque sia, Jung continua l'opera di Freud mettendo in evidenza delle sincronicità e ciò che lui chiama "Inconscio collettivo".
E' l'inconscio collettivo che ci "influenza", secondo Jung; inconscio che si trasmette di generazione in generazione, nella società, e che accumula le esperienze umane. E' innato e dunque esiste a prescindere qualsiasi rimozione ed esperienza personale. E' evidente come questo concetto abbia delle nette ricadute teoriche, non chè pratiche nel modo di condurre la cura.


L'Approccio fenomenologico in psicoterapia

Partendo dal metodo usato delle costellazioni familiari di Bert Hellinger, della sindrome degli antenati di Anne Anceline Schustzemberger, si trovano le radici della "Mimica Del Campo" Possiamo vedere intanto, che due movimenti portano all’insight.
- Il primo è verso l’esterno e tenta di cogliere ciò che è ancora sconosciuto, (Carl Rogers terapia dell'empatia).
- Il secondo è quello di restare fermi tentando di cogliere la comprensione permettendo alla nostra attenzione di restare aperta ed in attesa, fino a quando vediamo l’insieme invece delle parti.


(Pearls nella terapia della gestalt, il tutto è maggiore della somma delle parti. Perché noi possiamo tollerare una tale abbondanza di elementi solo se evitiamo di guardare alle singole parti.
In questo modo, ci si ritira in uno spazio vuoto interiore dove restare fermi ad aspettare ed emerge la totalità e la diversità, il nostro campo visivo diventa contemporaneamente pieno e vuoto. In questa attesa centrata al Campo Quantico Familiare, iniziano dei movimenti spontanei "Mimica del Campo".
Permettendo questo movimento di raccoglimento interiore senza giudizio e senza attesa, l'aspetto fenomenologico emerge.
Questo modo di procedere, conduce a diverse evidenze, che mai potrebbero essere scoperte conducendo inchieste dirette. Pur nondimeno i due modi si completano vicendevolmente.
Dopotutto quando conduciamo un indagine scientifica abbiamo bisogno di fare una pausa ogni tanto e di indirizzare la nostra attenzione ad una più ampia prospettiva; ed anche le intuizioni ottenute attraverso un inchiesta fenomenologia di tanto in tento necessitano di essere osservate da uno specifico punto di vista.


Nell’indagine fenomenologia ci si apre alla percezione di un’ampia gamma di fenomeni senza giudicare ne concentrarsi su nessuno in particolare. Questo tipo di indagine richiede uno stato interiore privo di preconcetti, intenzioni e giudizi particolarmente per quanto attiene ai movimenti interiori, come le sensazioni i sentimenti o le idee.
L’attenzione è contemporaneamente diretta e priva di direzione, contemporaneamente focalizzata e aperta. L’attitudine fenomenologia richiede prontezza all’azione e tuttavia astensione dall’agire. Nella dinamica di questi opposti la nostra percezione si intensifica. Se si è capaci di tollerare la tensione derivante da questi opposti, ci si ritrova presto in un contesto in cui una grande varietà di impressioni sembrano organizzarsi intorno ad un tema centrale, forse ad una verità più profonda e d’incanto è chiaro quale sia il prossimo passo da compiere.


Le costellazioni familiari: il Metodo

Particolare il metodo della rappresentazione o costellazione familiare: Una persona, vuole trovare una buona soluzione, per un aspetto della sua vita che non funziona, come: mette in scena, (cioè in relazione tra loro nel campo sistemico quantico) delle persone, estranee tra loro, come sostituti di propri membri familiari.
I rappresentanti hanno spesso reazioni spontanee immediate. Potrebbero cominciare a tremare a piangere o ad inchinare la testa. Potrebbero improvvisamente a respirare profondamente oppure guardare qualcuno con un maggiore interesse oppure sentirsi come quando ci si innamora. Queste sono manifestazioni dinamiche profonde che portano a scoprire destini nascosti a volte anche al cliente stesso. Il terapeuta permettere all’immagine della costellazione di avere un effetto su di se.
Senza sollecitare nessuna informazione da alcuno il terapeuta presta attenzione agli effetti che questa mossa ha su quel rappresentante e su tutti gli altri.
Alcune volte tutti i rappresentanti guardano la medesima direzione. Ciò suggerisce chiaramente che stanno tutti guardando qualcuno posto di fronte a loro, qualcuno che è stato dimenticato o escluso, per esempio un bambino morto in tenera età, un precedente fidanzato o forse il primo amore di una madre morto in guerra. Si aggiunge un rappresentante che rappresenti quella persona e si aspetta il prossimo movimento dettato dai sentimenti dei rappresentanti.
Il metodo di rendere visibili nello spazio i processi profondi utilizzando persone estranee tra  loro è stato per primo utilizzato da Moreno, il medico fondatore dello psicodramma.
Un altro esempio è quando una madre è circondata dai suoi figli come se essi volessero   impedire di andarsene. Il terapeuta in quel caso si può chiedere al cliente che cosa accadde nella famiglia di origine della madre per capire cosa la spinse ad andarsene. Quindi cerca di trovare una soluzione a questa figura prima di procedere con il lavoro degli altri rappresentanti.
Procedendo in questo modo il terapeuta, si sviluppa passo passo l'evoluzione della storia, informazioni aggiuntive dal cliente che lo conducono verso il passo seguente, senza far nulla di più e senza indagare null’altro che ciò che gli serve.
La costellazione o rappresentazione, resta concentrata su ciò che è essenziale e conserva la sua tensione ed intensità interna.
Ogni passo non necessario, ogni domanda non necessaria, ogni persona non necessaria alla soluzione intralcia il focus della costellazione e distrae dalle persone e dagli eventi veramente importanti. I cenni d'assenzo dei rappresentanti, sono i criteri che stabiliscono quanto sia stata corretta la rappresentazione.


Per iniziare a lavorare può essere utile sapere:

1. chi appartiene alla famiglia?
2. se ci sono stati bambini nati morti nella famiglia o persone morte precocemente? Ci sono stati destini particolari nella famiglia per esempio qualche disabile?
3. se uno dei genitori o dei nonni era fidanzato o sposato prima o aveva qualche relazione  precedente significativa.
Altra domanda all'inizio di solito non occorrono Non è fondamentale per il terapeuta conoscere molti dettagli della storia familiare.
La rappresentazione o costellazione familiare si svolge prevalentemente in silenzio.


Il cliente

Che cosa accade in psicoterapia quando un cliente inscena la costellazione della sua famiglia?
All’inizio sceglie dei rappresentanti per ciascun membro della sua famiglia prendendoli dal gruppo dei partecipanti.
In altre parole sceglie chi rappresenta sua madre, suo padre, i suoi fratelli e se stesso. E’ assolutamente irrilevante chi scelga, l’importante è che siano dello stesso sesso.
Paradossalmente potrebbe essere anche meglio se non tiene in alcun conto eventuali somiglianze fisiche e sceglie i rappresentanti senza pensarci su.
Questo rappresenta un primo passo verso il ritiro interiore, il raccogliersi in se ed il lasciare le vecchie immagini e le vecchie idee che ci si è fatti della propria famiglia.
Quando i rappresentanti sono stati scelti il cliente li mette in relazione gli uni con gli altri all’interno di uno spazio.
Durante questo passaggio è importante che il cliente li guidi ponendosi dietro di loro e ponendo le sue mani sulle loro spalle, ("questo sembra essere il passaggio fondamentale in cui per risonanza il cliente permette il passaggio del suo spazio familiare nel campo quantistico del lavoro teatrale") li muove fino al loro posto.
Il cliente resta centrato, sentendo e ascoltando attentamente i suoi movimenti interiori e gli impulsi più sottili fino a giungere con essi in un luogo che sente istintivamente essere quello giusto.
Durante il processo di piazzamento dei rappresentanti il cliente resta in contatto non solo con se stesso e con il rappresentante ma anche con un campo più ampio. Questo campo lo circonda e lo guida.
Questa guida sottile lo assisterà nel trovare il posto più appropriato per i rappresentanti. Il cliente segue la stessa procedura per sistemare tutti gli altri rappresentanti.
Alcune volte è utile che il cliente faccia un giro all’interno della costellazione alla fine della procedura di posizionamento per correggere ciò che gli paia fuori posto.


Il terapeuta

Per un terapeuta che utilizza la tecnica della costellazione è importante lasciare andare le  intenzioni personali. Ritirandosi all’interno di se stesso in modo empatico (Carl Rogers) ed esponendo se stesso pienamente a ciò che si presenta nella costellazione.
Ascoltare-vedere per mezzo di quello che Freud chiamava "attenzione fluttuante" ed essere, secondo l'espressione d
i Carl Rogers, centrato sul soggetto, in modo da entrare nel suo "mondo personale" e "vederlo attraverso i suoi occhi", come diceva Moreno, nonché ascoltare
con il "terzo orecchio".

I rappresentanti

Il rappresentante nella costellazione familiare, anch'esso si ritira interiormente assecondando il movimento che sorge spontaneamente, rifugge da intenzioni paure e idee teoriche.
Durante il processo di posizionamento gli si chiede di prestare molta attenzione alle minime e più sottili alterazioni del loro stato fisico e emozionale.
Per esempio se vi è un cambiamento nel ritmo del loro cuore se si sentono attirati a guardare il pavimento oppure se improvvisamente si sentono più leggeri oppure più pesanti, arrabbiati o tristi. Inoltre devono riferire qualsiasi immagine suono o parola che si presenti ad essi anche se non hanno alcun senso.
Ovviamente serve intuizione e consapevolezza sensibile così come volontà di lasciar andare motivi ulteriori per attivare questo processo. Il terapista deve essere molto attento che i rappresentanti non scambino le loro fantasie per reali percezioni. Meno informazioni precedenti il terapista e i rappresentanti abbiano di una famiglia più facile sarà evitare questa tendenza.


Iniziare una Costellazione Familiare Sistemica

Una costellazione familiare non può essere fatta per curiosità perché in questo caso verrebbero meno la serietà e la sua forza interiore.
Fondamentale è cosa il terapeuta decide di mettere nel campo, se mettere in scena la famiglia attuale o la famiglia di origine o altro, ad esempio il "sintomo che il cliente porta come domanda".
La mia esperienza mi dice che è utile spesso iniziare mettendo nel campo quantico familiare la madre il padre ed il cliente, oppure direttamente il "problema", poi via via si possono aggiungere altri membri della famiglia che vengono richiesti dal campo stesso.
In questo modo le influenze sistemiche del campo possono essere viste, sentite e spesso possono giungere a compimento.
Poche persone nel campo sistemico familiare sono sufficienti alla costellazione e permettono di svilupparsi da sola un passo alla volta aggiungendo altre persone se necessario.
A volte è sufficiente mettere in scena solo due rappresentanti, lasciare che i movimenti che emergono naturalmente dalle dinamiche presenti tra di loro senza proferire parole.
Un dramma senza parole si attua e non solo svela i sentimenti dei partecipanti ma anche le azioni che potrebbero ancora essere possibili e giuste per entrambi.


Il campo o Impronta Familiare Quantica

Il primo fenomeno che notiamo è che esista indubbiamente una dimensione di consapevolezza che tutti condividiamo. Partecipiamo tutti in un campo comune. I rappresentanti spesso si sentono e si comportano proprio come le persone che rappresentano, benché ne il terapeuta ne loro stessi abbiano ricevuto alcuna informazione preventiva sui fatti iniziali.
Il cliente è spesso perplesso quando i rappresentanti fanno lo stesso tipo di commenti normalmente fatti dalle vere persone, o quando esprimono gli stessi sentimenti e sintomi.
Questo suggerisce che i veri membri della famiglia partecipano in questa dimensione del sapere in qualche modo misterioso.
A questo livello non esiste informazione che non possa essere percepita dal profondo.
Una donna, che non poteva nella sua vita instaurare una relazione sentimentale, pur essendo sposata e con un figlio, deve separarsi, senza un vero motivo.
Nella rappresentazione viene messa accanto al padre della cliente, la donna che segretamente aveva amato prima di sposarsi, questa aveva gli stessi atteggiamenti della cliente, che senza saperlo l'aveva seguita nel suo destino, era profondamente connessa con essa, solo dopo che anche questa prima donna del padre ha potuto avere un suo posto nel cuore della cliente, essa ha potuto prendere la sua vita realizzando una buona relazione sentimentale.
Come spiegare questo fenomeno resta un mistero.
Forse delle buone indicazioni arrivano dalla fisica quantistica, dalla risonanza, dall'ologramma, dalla teoria delle stringhe, dalla memoria cellulare dell'acqua, tutte ipotesi in cantiere in attesa 
di verifica. Restiamo aperti e vediamo come evolve.


Le date ricorrenti - L'appuntamento di vita

La psicoanalista Anne Ancelin Schutzemberger descrive nel suo libro "La sindrome degli antenati", quanto in alcune famiglie la ricorrenza di determinati eventi particolarmente significativi si ripeta di generazione in generazione.
La sindrome da anniversario come la definisce, può considerarsi un caso di ripetizione di un avvenimento, alla stessa data o alla stessa età in cui si è manifestato un altro evento familiare, o anche "infinite ripetizioni del medesimo evento" lungo l'arco di più generazioni.
Nelle costellazioni familiari secondo Bert Hellinger, diventa chiaro che il comportamento dei rappresentanti riflette qualcosa del comportamento e dei destini dei veri membri della famiglia.
Inoltre sembra chiaro che i membri della famiglia siano connessi ad altri membri deceduti da lungo tempo. Come si potrebbe altrimenti spiegare il fatto che in una famiglia nel corso degli ultimi cento anni ci siano stati tre uomini di diverse generazioni suicidatisi all’età di 27 anni il 31 dicembre?
Più tardi si seppe che il primo marito della bisnonna del cliente era morto il 31 dicembre e che probabilmente la bisnonna ed il suo secondo marito erano gli assassini che lo avevano avvelenato.


L’anima della famiglia

Ci sono grandi forze che che si trovano oltre i limiti della nostra comprensione comune. sembra esserci un aggregazione più grande che unisce i vivi ed i morti: come un “anima familiare” che ne collega i membri vivi con quelli morti.
1. i bambini, ivi inclusi i bambini nati morti o morti prematuramente,
2. i genitori ed i loro fratelli e sorelle,
3. i nonni,
4. a volte uno dei bisnonni o antenati ancor più antichi,
5. chiunque – e questa è la cosa più importante – chiunque abbia dato spazio a vantaggio dei membri sopra citati. Ciò include, in particolare, i partner precedenti di genitori o nonni così come tutti coloro la cui sfortuna o morte portò vantaggio o guadagno alla famiglia.
6. vittime di violenza o omicidio perpetrato da un qualsiasi membro della famiglia.
In molte costellazioni coinvolgendo i discendenti degli assassini per esempio gli aguzzini del regime nazista era chiaro che i loro nipoti e pronipoti desiderassero morire assieme alle loro vittime, questo implicava più forti tendenze suicide nei loro caratteri.
La soluzione: Le vittime devono essere guardate e riconosciute da tutti i membri della  famiglia che devono inchinarsi ad esse e piangerle. Dopo, coloro che beneficiarono originariamente così come i perpetratori di un crimine devono giacere con le vittime e gli altri membri della famiglia devono consentir loro di raggiungere il regno dei morti. Così i discendenti possono essere sciolti.
I membri della famiglia si comportano come se tutti condividessero un anima comune o una coscienza comune e come se fossero tutti soggetti ad un autorità comune più elevata. Sembra inoltre che questa autorità segua alcune leggi e richieste.


L’amore familiare

Uno dei fenomeni che notiamo è che i membri di una famiglia sono tenuti insieme da questa qualcosa di più grande e comune. Un bambino i cui genitori siano morti precocemente sente il desiderio di seguirli nella morte. Anche i genitori o i nonni a volte vogliono seguire nella morte i loro figli o nipoti a volte, possiamo osservare questa dinamica anche tra partner.
Quando l’uno muore l’altro perde la voglia di vivere e magari a poco tempo di distanza muore a sua volta.


Equilibrio e Compensazione

Un altro fenomeno che emerge, è che c’è un impulso al riequilibrio tra le vincite e le perdite attraverso le generazioni. Ciò significa che qualcuno che ha avuto profitti alle spese di un altro, pagherà con una perdita equivalente affinché l’equilibrio sia compensato.
Se coloro che hanno avuto benefici sono stati anche perpetratori di un crimine i loro discendenti sono spesso coloro che finiscono per pagare quei debiti.
Il campo familiare li coinvolge al posto dei loro antenati, spesso senza che nessuno ne sia consapevole.


Il pensiero magico del bambino

I bambini, usano il “pensiero magico” cioè arrivano a credere che se ad esempio muoiono loro, la mamma malata guarirà. Quindi chi è arrivato più tardi è pronta a morire per qualcuno nato precedentemente, sacrificando la sua vita nel tentativo di prevenire la morte di un altro membro della famiglia. Oppure un successivo membro della famiglia potrebbe essere colui che paga la colpa irrisolta di qualcuno venuto prima.
Una figlia potrebbe rappresentare la prima moglie del padre e comportarsi con lui più da partner che da figlia. La figlia potrebbe assumere su di se i sentimenti di quella donna nei confronti dei due genitori.