sabato 7 febbraio 2015

#NonLavoroGratisXexpo

"No al lavoro gratis per Expo". Frankie HiNrg rinuncia

La rinuncia autocritica di Frankie HiNrg a fare da testimonial per Expo 2015. postata sul suo profilo Facebook.

 "No al lavoro gratis per Expo". Frankie HiNrg rinuncia

Ho sbagliato e chiedo scusa.
Ho sbagliato a prestare la mia immagine come ambassador di Expo 2015, confidando nel fatto che l’evento avrebbe dato voce anche a quelle realtà che nel mondo combattono la sfida del cibo con tenacia ed ingegno e che a volte vengono sconfitti.
Purtroppo la loro voce praticamente non ci sarà.

La direzione che ha preso Expo è diversa da quella che (ingenuamente) avrei sperato, con reali tavoli di dibattito e non solo stand ultracostosi.
Il fatto che migliaia di ragazzi vengano fatti lavorare gratuitamente (ricevendo in cambio il privilegio di aver fatto un’esperienza…) a fronte del muro di miliardi che l’operazione genera è una cosa indegna per un Paese che parla di “impulso alla crescita”.

Gli appalti abbiamo visto a chi sono stati (anche) assegnati e con quali modalità.
Ndrangheta e compari già saltan fuori adesso, figuriamoci tra un po’…
Alla luce di tutto ciò ho chiesto di essere rimosso dall’elenco degli ambassador di Expo 2015.
Non voglio sostenere un’iniziativa che non mi rappresenta minimamente.

Sapevo che ci sarebbero state le multinazionali, ma che ci sarebbe stato spazio anche per “la via campesinha”, ed ho pensato che in un luogo di così alta densità di attenzione sul tema del cibo, con tutte le orecchie del mondo a disposizione, sarebbe stato utile rendere eloquente anche quella presenza.
Ma non sono Vandana Shiva e forse delle porcherie di Expo in Italia ora ne so più io di lei.

Fortunatamente esiste un’altra iniziativa, chiamata “Expo dei popoli”, che ha un manifesto e dei sostenitori in cui mi riconosco molto di più.
E’ un forum indipendente da Expo 2015: ulteriori informazioni le trovate qui -> http://expodeipopoli.it/

Mi scuso con quanti di voi si siano sentiti traditi da me per aver accettato quel ruolo.
Ho fatto un’intervista rispondendo a qualche domanda su Expo ed ho firmato con leggerezza una liberatoria senza rendermi troppo conto di cosa si trattasse.
Non ho preso un soldo per questa cosa (per alcuni rappresenta un’aggravante…), anche perchè non si viene pagati per una semplice intervista.
Qualche tempo dopo ho scoperto di essere diventato un ambassador, in compagnia (anche) di personalità illustri e stimate come Don Gino Rigoldi e la già citata Shiva.
Poi io e la mia attenzione siamo finiti altrove e le mie scuse sono anche per non essermi interessato attivamente della questione Expo, specie per esserne in qualche modo coinvolto ed ora volerne uscire.

Don Rigoldi mi ha raccontato di essere tra i promotori di una bella iniziativa, che va nella direzione del confronto e dell’accoglienza, ponendosi l’obiettivo di “portare un po’ d’anima” dentro quell’evento: darò tutto il supporto possibile al suo progetto, perché di Gino mi fido.

Grazie a tutti voi che, anche senza insultare, mi avete aperto gli occhi sulla questione.

Nessun commento:

Posta un commento